Per seguire bene Siena vs Olympiacos (by @beppaccio)

Giuseppe Nigro, giornalista, amico e profeta, introduce ai lettori di questo blog la serie di playoff tra Montepaschi Siena e Olympiacos Pireo, che si ritrovano per la seconda stagione consecutiva ai quarti di finale di Eurolega. We’re talking about basketball, ovviamente.

IL SITO DELL’EUROLEGA

Il dato immediato della serie tra Montepaschi e Olympiacos è il rematch della serie dell’anno scorso, vinta da Siena col ribaltone fragoroso dopo il -48 di gara-uno. Rispetto ad allora, al Pireo non ci sono più Teodosic, Nesterovic, Papaloukas e Bourousis, per citare solo i più titolati. Oltre a Rakovic, Siena non ha più Jaric e Hairston, che furono i protagonisti della serie, ma ha aggiunto Andersen, Rakocevic, Thornton e di fatto McCalebb, allora solo convalescente.
Da quando ci sono i playoff, 21 serie su 27 sono state vinte da chi ha portato a casa gara-uno. Delle sei eccezioni, tre sono arrivate l’anno scorso: tra queste, il playoff tra toscani e Reds.

MILLE CHIAVI
E’ impressionante la parata di opzioni che i roster di Montepaschi e Olympiacos hanno nel proprio arsenale. Per questo è appassionante pensare alle possibili chiavi della serie, mille, sapendo bene che se ne potrebbero vedere a manciate nella stessa partita, e che di contro alcune potrebbero non vedersi mai. E in una serie a tre, quattro, cinque partite, quello che vale una sera, potrebbe non contare più 48 ore dopo o nel resto del confronto. Non sarà la serie la partita a scacchi tra Ivkovic e Pianigiani (l’anno scorso a senso unico), lo sarà ogni singolo possesso: 750-800 partite a scacchi in tre settimane.

IL CAMMINO MONTEPASCHI
Siena ci arriva avendo vinto 11 partite su 16. Ha perso le ultime due delle Top 16, a qualificazione di fatto in tasca, dopo averne vinte otto di fila a cavallo tra la prima fase e l’inizio della seconda: nel frangente ha tenuto tutte le avversarie sotto i 70 punti tranne il Barcellona, comunque battuto e tenuto a 74. In casa in stagione la Montepaschi ha perso con Kazan e Real; fuori, al di là di Lubiana e Gdynia, è stata capace di vincere in casa di Unics e Galatasaray, e di stravincere a Madrid e Malaga.

IL CAMMINO OLYMPIACOS
L’Olympiacos arriva ai quarti dopo un cammino di 9 vittorie e sette sconfitte. Sull’orlo dell’eliminazione, ha chiuso le Top 16 con tre vittorie su quattro. Anche nella prima fase ha chiuso con cinque vittorie nelle ultime sei gare: occhio quindi anche all’interno della serie con Siena, eventualmente, a darlo per morto troppo presto. Fuori casa ha vinto solo sui parquet di Nancy ed Efes, ma al Pireo è passato solo il Cska (e non fa particolarmente testo).

COME CI SI ARRIVA
La Montepaschi è stata la migliore nelle Top 16 al tiro da tre (44,7%) e per numero di palle perse (8,8). Ma il periodo di brillantezza offensiva pare lontano: a parte la sparatoria col Real, negli ultimi 40 giorni ha segnato almeno 80 punti solo in finale di Coppa Italia con Cantù.

McCalebb, in doppia cifra da 14 partite di fila, è stato il top scorer della Top 16 a 16,8 punti di media. Vassilis Spanoulis invece è stato nominato mvp del mese di febbraio: non si vedranno sempre l’uno contro l’altro, ma il manifesto della serie è la sfida tra le loro individualità e tra i sistemi di basket che si sviluppano intorno alle loro caratteristiche.

LA BATTAGLIA DEI POSSESSI – PRO SIENA
La Montepaschi ha fin qui orientato in proprio favore il numero di possessi grazie alla propria gestione del pallone. E’ la squadra che perde meno palloni in Eurolega, il 14,7% dei possessi. Ed è dopo Panathinaikos e Barcellona la squadra che costringe le avversarie al maggior numero di palle perse, il 19,5% dei possessi. Un numero vicino alle perse dell’Olympiacos, che arrivano nel 19,2% dei possessi: una persa ogni cinque palloni giocati.

LA BATTAGLIA DEI POSSESSI – PRO OLYMPIACOS
L’Olympiacos ha fin qui orientato in proprio favore il numero di possessi grazie alla propria forza d’urto sotto i tabelloni. Già squadra sopra la media per percentuale di rimbalzi difensivi presi (72,5%), i greci aumentano il numero di possessi andando a prendere sotto il tabellone avversario il 31,6% dei palloni disponibili: solo il Panathinaikos fa meglio tra chi è arrivato fin qui. Praticamente l’Olympiacos si riprende un pallone ogni tre tiri sbagliati: un dato molto simile a quello dei rimbalzi offensivi concessi dalla Montepaschi, che sotto il proprio tabellone lascia alle avversarie il 31,7% dei palloni.

LA BATTAGLIA DEI POSSESSI – TIEBREAKER
Tra il saldo perse/recuperate di Siena e i rimbalzi dell’Olympiacos, avrà la meglio chi riuscirà ad attaccare il punto di forza degli avversari. Se permanesse l’equilibrio, la parità di possessi sulla carta premierebbe la Montepaschi. Siena ha infatti un miglior coefficiente offensivo (108,1 punti segnati ogni 100 possessi, dietro solo a Cska e Panathinaikos tra chi è arrivato fin qui: l’Olympiacos è a 104,6), e soprattutto un coefficiente difensivo molto migliore: 96,9 punti subiti ogni 100 possessi, contro i 103,7 dell’Olympiacos, di gran lunga la peggiore tra le squadre arrivate fin qui. Tutto questo sulla carta e fin qui, solo il campo dirà come si accoppiano le squadre.

DIFESA SIENA VS ATTACCO OLYMPIACOS
L’Olympiacos ha avuto il sesto attacco più produttivo dell’Eurolega con 77,4 punti segnati di media pur essendo terzultimo per tiri dal campo (57,4), perché è primissimo per viaggi in lunetta (23,8): praticamente va a tirare due liberi ogni cinque tiri su azione.

L’Olympiacos è comunque quarto per percentuale da due (53%), riuscendo a trovare da sotto il 40,8% dei propri punti: solo l’11,1% arrivano dalla media distanza, dove è per percentuale la seconda peggior squadra di Eurolega col 31,5% di realizzazione: è da lì che Siena deve farlo tirare.

La chiave per la Montepaschi è la difesa sui pick&roll orchestrati da Spanoulis: probabile che decida di raddoppiarlo perché il suo tiro da fuori va rispettato, con l’obiettivo di non far uscire la palla se non in tempi e modi diversi da quelli voluti dall’Olympiacos, ma il greco è capace coi cambi di direzione di arrivare comunque fino in fondo, e può aggiungere la terza dimensione dell’arresto e tiro in allontanamento: per Siena sarebbe comunque l’ideale.

Oltre ad avere l’ingombro per portare via la difesa aprendo spazio alle entrate di Spanoulis, i tagli in area di Dorsey vanno rispettati con l’intervento in aiuto di un terzo uomo dal lato debole. Printezis, bravo anche a creare dal post basso, e Antic sono micidiali a punire queste situazioni o i raddoppi sugli isolamenti di Papadopoulos spalle a canestro: meglio mandare in aiuto Moss, o Thornton, piuttosto che Stonerook. Lettura della difesa e fisico compatto per poter fare giocate da piccolo, rendono Hines una bestia d’area nonostante i pochi centimetri, pericoloso in uno contro uno.

DIFESA OLYMPIACOS VS ATTACCO SIENA
Quarto attacco più produttivo dell’Eurolega con 79,5 punti di media dopo una Top 16 da leoni (82,2), la Montepaschi è quarta per punti per possesso e seconda al tiro da tre (39,9%). Dall’altra parte il 41,5% dei punti concessi dall’Olympiacos sono quelli in cui ti fa arrivare al ferro. Dipende dalla scarsa indole di alcune individualità e dalla scelta frequente dei greci di affidarsi ai cambi difensivi: scelta utile a far perdere fluidità agli avversari, ma che dall’altra allenta le responsabilità individuali nell’uno contro uno soprattutto quando attaccata in contesti dinamici.

Sta dunque alla Montepaschi far collassare in area la difesa dell’Olympiacos per poi riaprire per facile tiri piedi a terra che Andersen, Lavrinovic ma anche Ress, più di Stonerook, hanno nel loro arsenale. Atteso in area da Dorsey e Papadopoulos, McCalebb dovrà batterli coi cambi di direzione e sui primi due passi (la sua forza) perchè poi hanno leve lunghe per stopparlo se li ha ancora addosso una volta arrivati al ferro. Nei momenti in cui cerca maggiore consistenza difensiva, Ivkovic preferisce affidarsi ai quintetti con meno centimetri ma più intensità con Antic e Hines insieme.

In contesti meno dinamici, il punto di forza di Siena è poter mandare i propri esterni spalle a canestro: l’Olympiacos ha i giocatori per poter marcare uno ma non due esterni in post basso. Da qui la Montepaschi potrà punire coi già citati tiri da fuori dei lunghi o attaccare coi cambi di lato trovando la difesa sbilanciata. Paiono fatte apposta per lo scopo anche le uscite a ricciolo di Rakocevic dai blocchi e i giochi a due tra lui e Andersen o Zisis e Lavrinovic per mettere in mezzo un non difensore come Spanoulis. Ma molti punti per Siena dovranno arrivare in campo aperto: è il suo punto di forza, e la transizione difensiva non è certo un fiore all’occhiello dell’Olympiacos.

Ce n’è abbastanza per giocare non una serie di tre, quattro o cinque partite, ma un intero campionato. E alla fine, nel gioco di conoscenza reciproca e togliere i punti di forza all’avversario, potrebbero decidere solo poche di queste mille sfumature. E forse nessuna tra quelle citate…