Applaudo Siena, e sono curioso

Quattordici trofei su sedici (in Italia) dalla stagione 2006-07 a oggi. Non serve altro commento per parlare della Montepaschi Siena e di ciò che sta facendo nel basket italiano.

Giusto oggi mi sono chiesto: saranno già iniziate le grandi manovre senesi?

Perché, va sottolineato, questa squadra si avvia ad esaurirsi.

La vittoria in Coppa Italia è stata splendida, schiacciante. Controllando Sassari, scappando e poi lottando contro Milano, devastando Cantù.

Quarta Coppa Italia in quattro anni, prima squadra di sempre a riuscire in questo. Vittoriosa in campionato da cinque (vedremo come andrà ai prossimi playoff). Qualunque cosa si possa pensare di questa squadra, non si può che rispettarne la forza e la capacità di vincere. Almeno, io la penso così.

Ora sono curioso di capire come tutto questo sarà riprogettato, con un budget che verosimilmente andrà rivisto al ribasso. Ed è chiaro che non si può pensare a troppo futuro con questo roster (quattro giocatori classe ’77, due classe ’78, un ’79, due ’80, contando anche l’infortunato Kaukenas).

E allora mi piacerebbe sapere quali sono i piani, anche di Simone Pianigiani. Nel senso che rifare una squadra è sempre più difficile che farla, e ci vogliono motivazioni particolari (non inferiori, rispetto a continuare con una squadra che si conosce alla perfezione ma semplicemente diverse).

Come vorrà rifarla Siena questa squadra? Promuovendo qualcuno e rinunciando a qualcun altro? Monetizzando su McCalebb, Andersen o Lavrinovic? Provando a tenerseli tutti e tre consumando parecchio budget? O solo due? O solo uno?

Con Pianigiani? O con quale altro allenatore? Banchi? Uno straniero?

Si vedrà mai qualche ragazzo uscito dalle giovanili diventare un giocatore importante per questa squadra, posto che in passato di ottimi ragazzi ne sono passati di lì?

Aspetto con grande curiosità le risposte a tutte queste domande, perché il cambiamento ultimamente mi incuriosisce. La preparazione al cambiamento, ancora di più. Cioè sono curioso delle idee.

Pietro

Tutto a post (sabato mattina tra calcio e pallalcesto)

Calcio

Dall’ultima partita giocata da Thiago Motta (Milan-Inter 0-1), giocatore ritenuto incedibile da Claudio Ranieri, l’Inter ha messo insieme codesti risultati:

Una vittoria (2-1 sulla Lazio giocando malissimo), un pareggio (4-4 contro il Palermo), quattro sconfitte (a Lecce, a Roma, in casa con Novara e Bologna, senza mai segnare e subendo nove gol). Va detto che Motta ha saltato (e avrebbe saltato) Lazio e Lecce comunque, a prescindere dalla cessione.

La cessione di Motta ha aperto nuovi scenari e nuovi obiettivi all’allenatore nerazzurro: giocare per non avere “il problema della coppa” nella stagione 2012-13. Un modo concreto di avanzare verso l’invocato (e giusto, come idea generale) Fair Play finanziario.

NBA

Qualche giorno fa eravamo i soliti in redazione e abbiamo fatto caso al 4-23 di pochi giorni fa. Era il record dei New Orleans Hornets prima di questo filotto di tre partite consecutive. Monty Williams, visto da fuori, mi sembra un allenatore che sa il fatto suo. La sua squadra difende benissimo e lotta sempre. Solo che perdere due All-Star (uno anche un pò più star dell’altro, cioé Paul rispetto a West) e non avere quasi mai i due giocatori più importanti arrivati per sostituirlo (Eric Gordon ha giocato solo due partite, segnando anche il tiro della vittoria a Phoenix nella prima uscita stagionale, Kaman al suo meglio s’è visto poco) è un massacro che non si merita. Non se lo merita nemmeno Marco Belinelli: trentanove punti nelle ultime due partite, diciassette questa notte quando proprio gli Hornets sono riusciti a far perdere la prima partita a Jeremy Lin (che ne ha comunque messi ventisei con cinque assist, quattro recuperi e 8/18 al tiro, ma con nove palle perse). Terza vittoria consecutiva per gli Hornets, un premio anche al lavoro di Marco, che alla NBA ci tiene come pochi altri giocatori, non solo europei.

Coppa Italia di basket

Sono curioso di vedere la partita tra Montepaschi Siena ed EA7 Emporio Armani Milano, la prima semifinale (l’altra è Bennet Cantù-Scavolini Siviglia Pesaro e mi incuriosisce lo stesso, solo un pò meno). In partita secca queste due squadre non si sono mai affrontate, in questa stagione Simone Pianigiani ha subìto la sua unica sconfitta da allenatore contro Milano e l’Olimpia non vince nulla da sedici anni (Coppa Italia e Scudetto ’96). Pianigiani regalò una battuta, dopo quella sconfitta al Forum di Assago: “Finirà sto lockout, no?”. Il riferimento era a Danilo Gallinari, che lo aveva appena battuto dominando nei minuti decisivi della partita. Motivi di interesse ce ne sono, anche per verificare se davvero Milano sta guarendo (quattro vittorie nelle ultime cinque partite tra campionato, Eurolega e Coppa Italia) oppure se Siena è ancora molto più lontana dei sei punti di distanza in classifica.