Qualche curiosità sul confronto Siena-Milano per #imieiplayoff

In attesa della serie finale dei playoff del campionato italiano di basket (QUI il calendario) tra i detentori della Montepaschi Siena, campioni d’Italia dal 2007 a oggi, e l’EA7 Emporio Armani Milano, vi propongo qualche curiosità statistica.

– Prima delle due trasferte a Pesaro (in cui ha segnato 77 e 73 punti), Milano aveva realizzato 87.6 punti di media nelle 10 gare precedenti (tutte vinte, all’interno della striscia di 13).

– Siena, tra regular season e playoff, ha tentato almeno 20 triple in 21 gare, Milano in 27. In 3 circostanze Milano ha tirato almeno 30 volte da fuori, Siena nessuna.

– Dalla 2a giornata di ritorno (cioé dopo la serie di 4 sconfitte consecutive) il record di Milano è 18-4, quello di Siena 17-5.

– Siena è riuscita a stare 7 volte sotto le 10 palle perse (media 13.1), Milano una sola (8 a Casale Monferrato, media 16.5).

– Siena ha tirato da 3 con almeno il 40% in 22 partite, Milano in 14.

Nelle ultime 6 partite Milano ha tirato i tiri liberi con l’82.5% a fronte di una media stagionale del 74.4%. Nello stesso arco di gare Siena ha tirato con il 76.6% dalla lunetta, ma subito prima aveva confezionato uno straordinario 31/32 in gara-1 contro Varese.

– Nei due confronti di regular season, Milano ha tirato lo stesso numero di volte da due (36) e da tre (24).

– Sempre in queste due sfide, Shaun Stonerook non ha segnato nessun punto in un totale di 57 minuti giocati, chiudendo con 0/5 da tre.

– In questa stagione Siena è andata per 4 volte oltre quota 100 punti (senza bisogno di supplementari), Milano mai.

– Il playmaker di Milano Omar Cook ha realizzato almeno una tripla in 20 delle ultime 21 partite (manca solo gara-1 dei playoff contro Venezia): tra queste, per 6 volte ha chiuso con tre triple a segno, una con quattro, una con cinque.

Pietro

Rianimiamo @Beppaccio. Ecco #imieiplayoff scudetto

Visto che l’inutile bracket dei playoff scudetto prima o poi tornerà a chiedermelo (stiamo parlando del senese Giuseppe Nigro, giornalista rinomato soprattutto per il suo amore per la tagliata), gioco d’anticipo e vi propongo i pronostici sui playoff che ci faranno sapere il nome del team nuovo (?) campione d’Italia di basket.

Come per la Coppa Italia vado solo d’istinto. Solo come viene. Solo numeri.

Non gufo e non tifo nessuno, ma se pensarlo vi fa stare meglio non ve lo impedisco. Io sono sempre per la serenità.

Si comincia il 17 maggio con Siena-Varese e Sassari-Bologna, dopo undici giusti giorni di riposo (per il calendario, consultare il sito ufficiale della Legabasket). C’erano le Final Four di Eurolega e data la massiccia partecipazione italica non si poteva certo giocare. Mica puoi giocare senza Lamonica e Sahin ad arbitrare, no?

Quarti di finale

(1) Siena – (8) Varese 3-0

(4) Sassari – (5) Bologna 1-3

(2) Milano – (7) Venezia 3-0

(3) Cantù – (6) Pesaro 3-2

Semifinali

Siena – Bologna 3-1

Milano – Cantù 3-1

And the winner is…

Siena – Milano 2-4

Pietro

Cose che rischiate di dire o sentire parlando di sport

Nessuno è esente da responsabilità. Nemmeno io. A tutti capita di essere ignoranti in qualche materia o semplicemente supponenti. Mi sono venuti in mente alcuni concetti (o frasi, o abitudini) che ancora resistono e che ho ritrovato anche molto recentemente parlando dei tre sport che seguo abitualmente per lavoro, ed ecco le mie piccole Top 10. In grassetto le mie preferenze. Chiedo scusa per tutte le volte che ho peccato.

CALCIO

Il problema della coppa.
Gli episodi.
L’essere cinici.
Il carattere.
La parola Scudetto (Che, notoriamente, non si pronuncia).
La piazza.
Gli pseudonimi del catenaccio.
La tecnologia snatura il gioco.
L’inaspettata rapidità delle persone intelligenti nel ragionare per stereotipi.
I giovani si bruciano.

BASKET

“Di là”, “Al piano di sopra” (Cioé nella NBA).
“Non capisco quando è passi, è troppo complicato” (Te lo spiego, non serve la laurea).
“La NBA è un circo”.
“In Europa non sanno giocare, non schiacciano come gli americani”.
“Gli americani non sanno giocare, schiacciano e basta”.
Il parlare del basket che fu descrivendo ogni squadra come un’orchestra.
Il parlare del basket che fu descrivendo ogni giocatore come un artista.
Il parlare del basket che fu descrivendo ogni allenatore come un maestro.
Tradurre le partite in equazioni che si vogliono infallibili. Chiaramente dopo.
Anche qui, i giovani si bruciano.

BOXE

“Il nuovo Tyson”.
“Il Tyson bianco”.
Tyson, come idea generale.
“Ma ve lo rompono ancora il setto nasale?”.
“Si rischia a corteggiare le donne pugili! Ah Ah Ah”.
“Non è più la boxe di Foreman e Alì” (E te credo).
I Klitschko (qui Wladimir e qui Vitali) sono scarsi.
La boxe non interessa più a nessuno (Non è vero/1 -Non è vero /2).
“Ah, si, il filippino” (Manny Pacquiao).
“Sì, però i welter mica sono i massimi” (Eh, no. Rassegnatevi).

Pietro