Nella voce di Luigi Tenco.
Nel prezzo in lire di una vecchia edizione di un libro che non sapevo esistesse.
Nella genuina risata di un gruppo di amici.
Nella piacevole sensazione di una passeggiata non programmata.
Nei venti minuti di sonno rubati un sabato pomeriggio.
Nel fastidioso interrompersi di una telefonata.
Nelle storie di Instagram.
Nella serenità di una cena con un amico.
Nelle notifiche di WhatsApp.
Nella stanchezza della domenica sera.
Nella mia macchina fredda la mattina presto.
Nell’attesa del caffè.
Nella solita incapacità di prendere sonno.
Nel dubbio, come costante.
Nella voglia di guidare.
Qui.