OFF TOPIC – #Cucina: Omaggio a @massimobottura e Stefano Catenacci (di @tokyo_cervigni)

Apparentemente, Edoardo “Tokyo” Cervigni non c’entra molto con la pallacanestro. Se non fosse che durante il week-end delle Final Four di Eurolega del 2010 ha portato un’allegra e variopinta compagnia (che comprende il sottoscritto) a mangiare – molto tardi – presso il ristorante “Au Pied de Cochon” a Parigi (www.pieddecochon.com), in pieno centro. Visita consigliatissima. Intanto, pero’, ci parla di ciò che è successo a Stoccolma a due eccellenze della cucina italiana.

Ieri è stata una giornata gloriosa per l’Italia, non solo per il secondo giorno consecutivo le prime pagine dei principali giornali erano dedicato al meritato successo hollywoodiano di Paolo Sorrentino e Tony Servillo (tralasciando il fatto che il mondo nel frattempo continua e che quel che sta succedendo in Ucraina è accessorio).

Lo stesso giorno a Stoccolma veniva presentata la White Guide. Cos’è la White Guide? È la guida di riferimento del mangiar bene in Svezia. Voce autorevole, che come ogni anno e come ogni guida che si rispetti, distribuisce premi a chi ha dimostrato nell’ultimo anno un’eccellenza nel proprio lavoro.

Se n’è parlato tanto in Italia perché a vincere il premio internazionale della guida è stato Massimo Bottura, cuoco modenese *** Michelin e 3° nella classifica dei 50 Best del Restaurant magazine. Una medaglia in più per uno dei personaggi che più rappresenta l’orgoglio di un’Italia artigiana, ideatrice e creativa. Massimo è un modello da seguire, ma proprio questo un tesoro da custodire e non da sputtanare come siamo soliti fare noi italiani.

Da questa magnifica notizia sorgono dunque dei dubbi che mi farebbe piacere condividere con voi:

1) Il premio è stato definito da tutti in Italia come il “Nobel della Cucina”. Prescindendo dal fatto che non esiste niente neanche lontanamente simile a un Nobel per la cucina, mi è comunque venuta la curiosità, così ho chiesto al giornalista svedese Mattias Kroon, uno degli editori della White Guide. Mattias mi ha sorriso, fatto una metafora divertente, e abbiamo proseguito il discorso. A questo punto nasce spontanea la domanda: “Chi è che ha definito questo premio un Nobel? Solo perché è deciso dagli svedesi diventa un Nobel?”. Evviva il provincialismo, una delle malattie più diffuse nello stivale.

2) Stefano Catenacci, cuoco italiano e cresciuto in Svezia del ristorante Operakällaren è stato premiato come cuoco dell’anno. Ora, questa sì che è una notizia Da quando esiste la White Guide, 2006 la prima edizione, Stefano è il primo cuoco straniero a lavorare in Svezia a esser stato premiato. La storia di Stefano è magnifica, figlio di Vincenzo e Matilde, cuochi del ristorante italiano Caina a Stoccolma, si investe sin da subito nella cucina, spinto dalle ambizioni dei genitori, raggiungendo risultati eccellenti, quali cucinare per la famiglia reale ed essere a capo consulente per le cucine della catena di hotel Nobis. Ma ovviamente di lui non ha parlato nessuno. Noi Italiani ci attacchiamo sempre allo stesso nome, come ossessionati, fino a farlo diventare paladino e responsabile del destino del nostro paese.

3) Nessun giornalista italiano era presente a Stoccolma. Il che è grottesco quando alla presentazione di una guida sono premiati due italiani. Questo dovrebbe dirla lunga su quanto è considerato il giornalismo gastronomico italiano all’estero.

“Tokyo” Cervigni

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